La Mindfulness consiste nel coltivare e allenare una risorsa, che ogni essere umano ha, che è la consapevolezza dell’esperienza presente, cioè nel qui e ora, accompagnata da accettazione, cioè esercitandosi allo stesso tempo nel sospendere ogni giudizio e reazione automatica e attivando una gentile curiosità.
Altrimenti detto, pratichiamo la mindfulness ogni volta che diventiamo consapevoli di ciò che accade, mentre accade, qualsiasi cosa stia accadendo dentro e fuori di noi, senza giudicare e senza reagire impulsivamente.
Praticare la Mindfulness può aiutarci a sviluppare e accrescere la nostra capacità di affrontare l’esperienza, soprattutto nei suoi aspetti difficili e spiacevoli, e ad ammorbidire i nostri sistemi difensivi, accrescendo la nostra capacità di sentire.
Per compassione invece si intende una sensibilità particolare per la sofferenza propria e altrui unita al profondo desiderio e impegno nel cercare di fare qualcosa per alleviarla e prevenirla. Non si riferisce a un’esperienza emotiva positiva, ma a una serie di comportamenti prosociali concreti e può includere stati emotivi positivi come gentilezza, empatia, generosità e accettazione
Le caratteristiche della compassione e i molteplici benefici di coltivarla e allenarla nella propria esistenza sono stati riconosciuti nelle tradizioni contemplative da migliaia di anni. Negli ultimi 30 anni circa nella scienza occidentale, l’indagine sulla compassione ha rivelato e portato dati stringenti che la compassione ha importanti effetti fisiologici e psicologici che influenzano il benessere, affrontano con efficacia le difficoltà di salute mentale e promuovono comportamenti prosociali.