Relazione uomo-animale

“Parte della gioia deriva dalla consapevolezza della nostra intima relazione con qualcosa di più grande del nostro ego, qualcosa che resiste da milioni di anni ed è meritevole di una vita che si protrae da milioni di anni. La cura necessaria affluisce naturalmente se il sé è allargato e approfondito, cosicché la protezione della natura selvaggia sia percepita come protezione di noi stessi.” (Arne Næss)

Non siamo ego solitari, siamo immersi da tempo immemorabile in un tessuto di relazioni, spesso inconsapevoli, non soltanto con gli altri animali umani, ma anche con gli animali non umani e l’ambiente in generale; un tessuto di relazioni che ci definisce e ci costituisce. 

Per questa ragione la nostra salute e il nostro benessere si nutrono, nel bene e nel male, del modo in cui viviamo il nostro rapporto con l’insieme del vivente di cui facciamo parte.

Il mondo in cui viviamo però, fortemente antropizzato, ha messo sullo sfondo la nostra appartenenza ancestrale a questa dimensione profonda fatta di immersione con l’ambiente naturale. Il crescente bisogno di tornare a vivere più semplicemente nella natura, anche se per pochi momenti, mostra quanto abbiamo bisogno di ritrovare un equilibrio che è fondamentale per vivere con maggiore serenità e benessere, dunque in modo più salutare. 

La nostra salute e il nostro benessere non possono peraltro prescindere dalla consapevolezza di condividere con gli animali non umani una provenienza e un destino comuni. Conoscere e accettare l’animale che è in noi significa (ri)scoprire per esempio comportamenti ed emozioni assolutamente naturali che troppo spesso dimentichiamo o svalutiamo. Vuol dire (ri)scoprire che la linea di demarcazione tra noi e l’orso, per fare un esempio, non passa fuori ma dentro di noi. 

In questa pagina sono pubblicati articoli e ricerche sulla relazione uomo e animale, con un focus privilegiato sugli animali che maggiormente sono diventati negli ultimi decenni membri delle nostre famiglie: cane, gatto, coniglio e furetto.