Che cosa è ciò che non può mai morire?
E’ questa forza fiduciosa,
Che è nata dentro di noi,
Quella che è più grande di noi,
Che chiama nuovi semi nei luoghi aperti
Battuti e aridi, affinché possano di nuovo
Essere seminati.
E’ proprio questa forza,
Nella sua ostinazione,
Nella sua lealtà verso di noi,
Nel suo amore per noi, nei suoi modi
Per lo più misteriosi, che è molto
Più grande, molto più maestosa,
E molto più antica di qualsiasi
altra cosa fino a questo
punto nota.
Clarissa Pinkola Estès, Storie di Donne Selvagge
L’infertilità è un problema sanitario globale
L’infertilità è uno dei problemi sanitari globali più significativi, che colpisce sia gli uomini che le donne in età riproduttiva in tutto il mondo. I dati mondiali mostrano che l’infertilità che colpisce più di 186 milioni di persone al mondo e più di 48 milioni di coppie, pari all’8-12% delle coppie in età riproduttiva, e che influenza negativamente la salute fisica e mentale e la qualità di vita delle coppie, in particolare delle donne, le più esposte.
E’ considerata uno dei più stressanti eventi di vita, una crisi che attraversa tutta la vita, e può portare a varie conseguenze fisiche, psicologiche e sociali, come depressione, ansia, stigma, vergogna, senso di colpa e di inadeguatezza, disregolazione emozionale, autocritica e ruminazione, problemi sociali, isolamento sociale, problemi di relazione di coppia e sessuali. A loro volta, le conseguenze psicosociali indotte dall’infertilità possono non solo portare al fallimento o all’interruzione del trattamento di infertilità, ma riducono anche la qualità vita, influiscono sugli esiti della gravidanza e addirittura possono diventare una causa significativa di suicidio nelle donne infertili.
I problemi di infertilità incidono sulla salute mentale dal 25% al 60% dei malati in tutto il mondo. La prevalenza di depressione o problemi di salute mentale nelle donne infertili sono il 28,03% nei paesi ad alto reddito e il 44,32% nei paesi a basso e medio reddito.
Pertanto è essenziale aiutare le donne e le coppie infertili a gestire lo stress connesso con l’infertilità e a promuovere la loro resilienza, benessere e qualità di vita mediante protocolli di trattamento efficaci.
L’Efficacia della Mindfulness nella gestione dello stress da infertilità e pma e nella promozione della qualità di vita e della resilienza.
Negli ultimi decenni, i programmi di intervento basati sulla mindfulness, tra cui MBSR e diverse forme di addestramento basato sulla mindfulness, si sono mostrati promettenti nell’alleviare ansia, depressione, stress percepito, riduzione dell’indice di massa corporea e miglioramento della qualità della vita nelle donne con infertilità.
Approccio psicologico integrato alla coppia
L’obiettivo del mio lavoro con le donne, gli uomini e le coppie, che si confrontano con problemi di infertilità e affrontano percorsi di fecondazione omologa o eteronoma, è quello di aiutarli a prendersi cura della totalità delle loro persone, dei loro progetto genitoriale, dello stress e della sofferenza inevitabili, e della qualità della loro vita individuale e di coppia, che possono essere messe duramente alla prova.
L’infertilità è infatti un evento altamente stressante per la donna e per la coppia, come la ricerca degli ultimi vent’anni dimostra, e può raggiungere livelli di stress paragonabili a quelli causati da malattie gravi.
E una donna stressata, soprattutto se sviluppa stati depressivi, impiega molto più tempo a concepire.
Le evidenze cliniche confermano sempre di più che gli approcci psicologici e psicoterapici di tipo integrato, che lavorano sinergicamente sul corpo e sulla mente, danno i migliori risultati nel sostenere il percorso verso la fertilità, perché favoriscono un ritrovato benessere.
Ormai da tantissimi anni propongo quindi alle coppie un approccio integrato mente-corpo, che sviluppa le loro abilità di gestione dello stress, di regolazione emozionale, di trasformazione dei modelli di pensiero negativo, di empowerment e di supporto sociale.
L’infertilità è una variabile imprevista, che ostacola la possibilità di realizzare il progetto condiviso di concepire un figlio, diventare genitori e in futuro nonni.
La mancata generatività è un evento traumatico che può minare la salute psicofisica degli individui e gli equilibri della coppia, ma anche la qualità della relazione coniugale e sessuale.
È un evento traumatico del ciclo di vita della coppia e, come tale può minare la qualità del legame a causa della comparsa di sentimenti di delusione, di rabbia, impotenza e di dolore.
La sterilità e l’infertilità sono fenomeni complessi ad origine multifattoriale, che richiedono un approccio integrato e il lavoro di un’equipe multidisciplinare.
Il desiderio di concepire un figlio e il progetto di genitorialità sono eventi importanti, una fase critica nel ciclo di vita di ciascuno individuo e di una coppia. Nella vita di una coppia segnano il passaggio dalla diade alla triade, cioè l’immissione in quella fase in cui si costruisce lo spazio fisico e mentale per un terzo.
E’ anche un evento che assume numerosi significati a livello sociale e intergenerazionale.
La nascita di un figlio rappresenta, infatti, anche l’opportunità di provare il senso di appartenenza alla stirpe e di stabilire che cosa delle famiglie di origine verrà continuato. Un evento, dunque, che coinvolge non solo la coppia bensì anche le famiglie estese.
La specificità della famiglia consiste nel fatto che essa è un’organizzazione di relazioni che ha tra i propri obiettivi e progetti intrinseci la generatività.
Desiderare un figlio e sperimentare l’impossibilità di concepirlo è un’esperienza dolorosa: la condizione di infertilità di una coppia conduce i suoi membri a vivere un’esperienza psicologica, relazionale e sociale molto complessa, spesso legata ad un vissuto di disperazione emotiva.
Delusione, impotenza, dolore, rabbia e il senso di fallimento. La coppia si percepisce malata, difettosa, diversa e inadeguata.
Le ricerche descrivono la sterilità primaria e biologica come un evento paranormativo del ciclo di vita famigliare, che richiede delle riorganizzazioni degli aspetti relazionali sia all’interno della famiglia sia rispetto all’intero sistema trigenerazionale. E’ come se la coppia trasmettesse alle proprie famiglie di origine il rifiuto e l’impossibilità all’esercizio della responsabilità genitoriale.