“Il grande errore compiuto da certi medici nel curare
gli esseri umani è quello di scindere la cura dell’anima
dalla cura del corpo”.
Platone, Carmide, V sec. A.C.
La psicoterapia psicoanalitica è il metodo di applicazione della psicoanalisi di Sigmund Freud e della scienza, ricerca e pratica, ormai centenarie, che si sono sviluppate. E’ un metodo riconosciuto e praticato a livello mondiale e costituisce un riferimento per altri procedimenti psicoterapeutici.
Dalla sua nascita, con Freud alla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri, il modello psicoanalitico ha subìto notevoli trasformazioni con l’avanzare delle conoscenze nel campo e in campi limitrofi (psicologia, neuroscienze, psichiatria, infant research, teoria dell’attaccamento, social cognition, ecc.) e in conseguenza dei profondi cambiamenti sociali e culturali a cui il secolo scorso e quello attuale sono andati incontro.
Dagli anni ’20 in poi sono sorti molti modelli terapeutici non psicoanalitici: comportamentale, cognitivo-comportamentale, sistemico-relazionale, transazionale, gestaltico altri ancora.
Personalmente ho scelto di formarmi e specializzarmi nel modello psicoanalitico, per due ragioni fondamentali.
Innanzitutto, l’approccio psicoanalitico richiede al terapeuta di lavorare su se stesso, ovvero, di fare un personale percorso psicoterapico, indossando i panni del paziente, come prerequisito essenziale per prepararsi a prendersi cura di altre persone nel suo domani professionale.
In secondo luogo l’approccio psicoanalitico, “tagliato su misura” per quella specifica persona in quel momento specifico della sua vita, rimane l’unico in grado di agire davvero sul profondo e di permettere un cambiamento strutturale.
Una persona che decide di iniziare un percorso di psicoterapia psicoanalitica inizia un viaggio insieme al suo terapeuta alla scoperta di sé e alla conquista di una maggiore capacità di stare bene con sé stessa e gli altri, di godersi la vita e di trarre senso e valore dal proprio stare al mondo.
Un viaggio il cui obiettivo è il raggiungimento di una maggiore conoscenza di sé e del proprio mondo interiore, dei propri modi di rapportarsi a se stessi, alla realtà e agli altri, delle proprie emozioni, dei vissuti e dei comportamenti che ostacolano la piena espressione della propria personalità.
Un viaggio che aiuta la persona, non solo ad affrontare i problemi che le procurano disagio, ma anche e soprattutto a conquistare una maggiore flessibilità affettiva, cognitiva e comportamentale e una migliore capacità di sentirsi persona e di modulare le proprie emozioni.
Lo psicoterapeuta psicoanalitico è direttamente coinvolto nella relazione con il paziente e lo accompagna nel percorso, lavorando sia sul “qui ed ora”, sia sugli eventi passati, sia sugli stili di attaccamento, come radice degli attuali modi di essere e di relazionarsi, in vista di una modificazione nel futuro.
In quest’ottica, le risposte non possono mai essere preconfezionate, ma costruite sulla singola persona nella unicità sua e della sua storia.