COVID-19 e Fecondazione assistita – Si raccomanda sospensione trattamenti non urgenti

Oggi 18 marzo in un documento congiunto il Centro nazionale trapianti e il Registro Nazionale della Procreazione medicalmente assistita (pma) dell’Istituto Superiore di Sanità hanno chiesto ai centri Pma di sospendere tutti i trattamenti non urgenti, pur sottolineando come tali misure siano da intendersi come raccomandazioni tecniche e non come disposizioni vincolanti, che spettano alle Regioni.

La sospensione delle attività riguarda sia la donazione di gameti che i trattamenti di Pma in generale (con o senza donazione di cellule riproduttive): l’interruzione, in via precauzionale, è da applicarsi alle coppie che non abbiano già iniziato il protocollo di stimolazione farmacologica o che non sono considerate casi urgenti, per via dell’età o di particolari condizioni cliniche.

Il Cnt e il Registro Pma invitano i centri a mantenere invece attive le procedure di crioconservazione dei gameti volte a preservare la fertilità dei pazienti oncologici e di tutti quelli che sono sottoposti ad altre terapie considerate tossiche per l’apparato riproduttivo.

Queste raccomandazioni sono in linea e raccolgono quanto già espresso di recente anche dalle società scientifica di settore come la Società italiana di riproduzione umana (Siru) e la Società italiana fertilità sterilità – medicina della riproduzione (Sifes-Mr) e dalla Fondazione Pma Italia.

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