Comunicato ufficiale Ordine degli psicologi della Lombardia – Coronavirus

CORONAVIRUS: alcune indicazioni per i professionisti psicologi
Negli ultimi giorni, tanti colleghi si stanno rivolgendo all’OPL con la richiesta di maggiori informazioni su come comportarsi per l’attività professionale.

La prima e fondamentale indicazione è quella di fare riferimento solo e soltanto alle ordinanze della Sanità Pubblica per quanto riguarda la sospensione totale delle attività professionali.

Qui di seguito il link che rimanda alla pagina del sito di Regione Lombardia a cui fare riferimento:
https://regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP

Qui di seguito il link del Ministero della Salute a cui fare riferimento:
http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus

Come mi devo comportare se svolgo l’attività professionale nel mio studio privato (terapia individuale, terapia età evolutiva, gruppi etc.)?

L’Ordine degli Psicologi della Lombardia consiglia agli psicologi lombardi delle zone ad alto rischio, dove l’attività è interdetta per ordinanza della Sanità Pubblica, di promuovere sedute psicologiche e psicoterapeutiche via telefono o con videochiamate. È importante che si possa dare una continuità al lavoro con le persone che ne hanno bisogno, adottando le dovute misure di sicurezza.

Gli psicologi lombardi fuori dalla zona ad alto rischio sono invitati a lavorare tenendo presente le norme di igiene suggerite dal Ministero della Salute.
Il nostro lavoro è importante in un momento di intensa paura di massa, che può aumentare anche la sofferenza delle persone con difficoltà psichiche.

Nel caso risultassi positivo al nuovo Coronavirus sarei tenuto a riferire i nomi dei pazienti con cui sono venuto in contatto?

Nonostante si tratti di una questione delicata, è importante ricordare che la tutela della Salute Pubblica nel caso di un’emergenza sanitaria è prevalente rispetto alla privacy dell’individuo. Qualora fossi coinvolto in un’indagine epidemiologica saresti dunque tenuto a comunicare i nominativi delle persone con cui sei venuto a contatto ma senza dover specificare le motivazioni cliniche del contatto, che sono coperte dal segreto professionale. Puoi a questo proposito avvisare i tuoi pazienti di questa eventualità.

Quali accorgimenti dobbiamo utilizzare nella comunicazione verso i più piccoli?

– È importante dare un senso alla mobilitazione pubblica ma soprattutto a quelle modifiche per loro sono importanti : la chiusura delle scuole, degli asili, l’impossibilità di recarsi in luoghi di svago a loro cari;

– I bambini comprendono ciò che comunichiamo beneficiando di un linguaggio adeguato alla loro età ma soprattutto traggono informazioni dal nostro stato emotivo e dalla modalità con la quale trasmettiamo notizie. È quindi importante dare informazioni chiare e semplici senza agitarsi;

– Non bisogna semplificare ma piuttosto si deve articolare con un linguaggio semplice e con esempi e soprattutto delle buone metafore;

– Non usate percentuali e dati perché sappiamo bene che esistono distorsioni nella comprensione dei dati anche per gli adulti;

– Educate i bambini alla corretta informazione e a seguire le istruzioni date dagli organi istituzionali;

– Può essere utile spiegare loro che i medici e gli scienziati si stanno adoperando per trovare una cura ad una malattia nuova che è un po’ come l’influenza e che nell’attesa si possono godere qualche giorno di vacanza.

Vedi anche: https://www.opl.it/notizia/25-02-2020-CORONAVIRUS-comunicare-in-presenza-di-bambini

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