Ritrovare la fiducia dopo l’infarto

Sul Corriere della Sera – Sezione Medicina è comparso un articolo dal titolo Ritrovare la fiducia dopo l’infarto .I consigli per non restare «passivi» a firma di Danilo di Diodoro, che riporta i risultati di alcune ricerche scientifiche che evidenziano un significativo rischio di  sviluppo di sintomi depressivi in chi ha subito un infarto del miocardio.

Una persona su cinque sviluppa veri e propri sintomi depressivi, che la espongono a un aumentato rischio di nuovi eventi cardiovascolari, senza contare che la depressione stessa è di per sé un rischio generale per la salute.

Una ricerca pubblicata sulla rivista Frontiers in Psychology indica che a determinare lo sviluppo della depressione è soprattutto il modo in cui una persona vive l’esperienza: più è cosciente del rischio corso, più continua a pensare alla minaccia alla quale è stata esposta, più è alto il rischio di depressione.

Al contrario, più si concentra su come superare la crisi, tornare alla vita normale, cercare supporto da parenti e amici, più è probabile che possa sfuggire alla depressione. Insomma, mai come in questo caso è necessario tenersi attivi e cercare di restare ottimisti.

Il rischio maggiore è associato alla cosiddetta “ruminazione» psicologica”, una certa modalità di restare passivi a osservare la propria condizione di stress con tutti i pensieri negativi a essa associati.

Anche la sensazione di fatica che molti lamentano può ostacolare la ripresa di un ruolo attivo.

Interventi psicologici nel periodo immediatamente successivo all’infarto, ad esempio nelle prime due settimane, possono proteggere i pazienti dallo sviluppare una forma depressiva e di conseguenza contribuire a una tranquilla ripresa.

Il sostegno psicologico nell’immediato periodo dopo l’infarto dovrebbe essere basato su un intervento di tipo cognitivo, finalizzato soprattutto a dare al paziente informazioni sulla malattia che ha avuto, cercando di fargliela reinterpretare come una minaccia superata e meno grave di quanto alle volte crede chi ne è stato colpito. È importante anche un training per la gestione dello stress.

Per leggere l’articolo originale: ritrovare-fiducia-l-infarto-consigli-non-restare-passivi

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