Perché è utile l’EMDR?

La teoria sottostante all’EMDR ipotizza che quando succede qualcosa di traumatico o un’esperienza altamente disturbante oppure particolarmente dolorosa, la mente può restare bloccata su tal evento, con le sue immagini, i suoni, le emozioni, le sensazioni e i pensieri originali.

Il trauma sembra restare congelato nel cervello, senza la possibilità di integrarsi con le altre esperienze e conoscenze di cui la persona potrebbe servirsi per “digerirlo”, mantenendo quindi intatta tutta la sua carica emotiva negativa.

Tutto ciò fa sì che emozioni, immagini, pensieri, sensazioni disturbanti, ad esso collegate, possono continuare a riemergere e causare ancora un grande disagio.

In queste situazioni ci si può, talvolta, sentire impotenti e non in grado di controllare quanto avviene nella propria mente e nel proprio corpo: questo accade perché si stanno vivendo le emozioni e le sensazioni legate a quella vecchia esperienza.

In tutti questi casi l’EMDR sembra facilitare il meccanismo di autoguarigione presente in ogni persona e favorire una naturale rielaborazione e integrazione dell’esperienza nel soggetto in modo simile a quanto avviene nella fase REM del sonno, quella in cui si sogna e che è caratterizzata da rapidi movimenti oculari spontanei.